dalla Redazione
Il sindacalista Mario Riso denuncia la chiusura temporanea della Psichiatria e la riduzione del servizio di anestesia. “D’estate l’utenza si moltiplica per sei”
Una lettera aperta indirizzata alle istituzioni regionali e locali per denunciare quello che viene definito come il “continuo smantellamento dell’ospedale Francesco Ferrari di Casarano”. A scriverla è Mario Riso, rappresentante della UIL-FPL Lecce, che lancia un appello urgente per salvaguardare i servizi della struttura sanitaria casaranese.
Due provvedimenti contestati
Secondo quanto denunciato dal sindacalista, dopo la positiva notizia della nomina del dottor Pichierri come nuovo primario di Ortopedia – vincitore del concorso e già aiuto del dottor Giuseppe Rollo del “Vito Fazzi” di Lecce – sono arrivate due decisioni negative che penalizzano la struttura:
- La chiusura temporanea del reparto di Psichiatria;
- La disattivazione della guardia attiva di anestesisti nei pomeriggi, sostituita da una pronta disponibilità.
“Gira e rigira non si comprende perché viene sempre a patire l’utenza di Casarano”, protesta Riso nella sua lettera, evidenziando come altre strutture del territorio, come quelle di Galatina e Scorrano, “non si toccano mai”.
L’emergenza estiva: utenza moltiplicata per sei
Il rappresentante sindacale sottolinea un aspetto cruciale: “L’ospedale di Casarano durante il periodo estivo moltiplica per 6 volte l’utenza”. La struttura serve infatti un bacino che va “da Torre Vado per arrivare a Capilungo”, con circa 700.000 utenze nel periodo di maggiore afflusso turistico.
“Non si può lasciare un ospedale del genere senza il turno attivo pomeridiano dell’anestesista”, incalza Riso, definendo inadeguata la scelta di ridurre il servizio proprio nel momento di maggiore necessità.
La proposta: razionalizzazione del personale ASL
Nella lettera viene avanzata una proposta concreta: prima di prendere “decisioni così drastiche”, si dovrebbe tentare una “razionalizzazione di tutto il personale di anestesia della intera ASL LE”.
Il sindacalista evidenzia come ci siano “anestesisti in attesa in altri ospedali della ASL che non sono così operosi come il Ferrari”, suggerendo una redistribuzione delle risorse basata sulle reali necessità delle strutture.
L’appello alle istituzioni
La lettera è indirizzata a tutte le principali autorità: dal Presidente della Regione Puglia all’Assessore alla Salute, dal Direttore Generale ASL Lecce al Sindaco e ai Consiglieri di Casarano, fino a “tutte le componenti politiche del Distretto”.
“L’ospedale Ferrari di Casarano ha bisogno del vostro sostegno ORA”, conclude drammaticamente l’appello, con un invito al Direttore Generale a “rivedere gli ordini di servizio impartiti dai Direttori dei Dipartimenti interessati”.
Il contesto sanitario nazionale
Il rappresentante UIL inquadra la situazione locale nel più ampio contesto delle politiche sanitarie nazionali, parlando di un “Governo che ha tagliato – e non poco – pezzi di assistenza sanitaria” e di un’utenza “già fortemente provata”.
“Non inasprire gli animi dell’utenza […] è un dovere di tutti noi”, conclude Riso, lanciando un appello alla responsabilità collettiva per la tutela del diritto alla salute nel territorio casaranese.
La vicenda dell’ospedale Ferrari si inserisce nel più ampio dibattito sulla riorganizzazione della sanità pugliese e sulla necessità di garantire servizi adeguati anche alle aree periferiche, particolarmente sotto pressione durante la stagione turistica.
