A questo Tribunale per i diritti del malato è pervenuta la nota della signora Manuela De Marco indirizzata al Primario e a tutto il personale del Reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Casarano e che si riporta integralmente di seguito:
Ringraziamenti reparto chirurgia
Chiedo cortesemente al Tribunale per i diritti del malato di Casarano di inviare questi miei ringraziamenti a: Direzione Generale ASL Le; Avv. Stefano Rossi; Direzione Sanitaria ospedale “F. Ferrari”; Dott.ssa Gabriella Cretí; Dott.ssa Stefania Romano – Primario Chirurgia Ospedale Casarano
Gentili Dottori e Personale del Reparto di Chirurgia di Casarano, desidero esprimere la mia più sincera gratitudine per come sono stata trattata durante il mio ricovero per un intervento chirurgico. Sono venuta apposta nel mio paese natale, pur vivendo nella servitissima Emilia-Romagna, per essere operata dalla dottoressa Stefania Romano che vorrei ringraziare in modo particolare per la sua guida e il suo supporto. La sua competenza e la sua cura mi hanno fatto sentire sicura e tranquilla durante tutto il ricovero. Inoltre, vorrei esprimere la mia gratitudine a tutti i medici, gli infermieri e gli OSS per la loro gentilezza, la loro disponibilità e la loro professionalità. La vostra dedizione e il vostro impegno hanno reso un’esperienza difficile più sopportabile. Grazie ancora per tutto.
Cordiali saluti Manuela De Marco
Cittadinanzattiva – TDM intende unirsi a questo riconoscimento di merito e ad altri pervenuti per evidenziare e condividere una riflessione, che vuole essere anche una testimonianza concreta, sulla resilienza e la capacità trasformativa dimostrata dalla UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Casarano.
Va sottolineato che questo presidio chirurgico, pur operando in un contesto caratterizzato da gravi e strutturali carenze di personale sanitario e da una riduzione delle sedute operatorie disponibili, è riuscito a reagire con una visione, senza arretrare, ma anzi ridefinendo il proprio modello organizzativo in funzione dei reali bisogni della popolazione e delle risorse disponibili.
UOC di Chirurgia di Casarano ha due sedute operatorie alla settimana, il lunedì e il sabato, mentre a Gallipoli una sola a settimana e solo alcune volte due sedute.
Ci preme sottolineare, infatti, che dal 1° gennaio 2025 ad oggi l’UOC di Chirurgia di Casarano ha effettuato le seguenti procedure chirurgiche:
• 72 interventi ordinari di chirurgia generale
• 142 interventi in day surgery
• 32 in day service
• 54 procedure ambulatoriali
• 10 interventi ordinari in ambito ORL
• 3 in day surgery ORL
• 57 in day service ORL per un totale di n. 370 interventi.
Questa riorganizzazione che, ci auguriamo provvisoria in attesa di soluzione, si fonda su tre direttrici strategiche:
1. Riorganizzazione per priorità clinica e sicurezza del paziente. Le sedute operatorie sono state riallocate secondo un criterio di appropriatezza, valorizzando la day surgery e la chirurgia ambulatoriale per ridurre le liste d’attesa e liberare risorse per i casi più complessi.
2. Integrazione multidisciplinare e sinergia interdivisionale. La chirurgia lavora in cooperazione con ORL e altri reparti, ottimizzando l’uso delle sale, riducendo i tempi morti e garantendo comunque un’operatività sicura e continuativa.
3. Valorizzazione delle risorse umane esistenti. La direzione della UOC ha promosso un modello centrato su un uso più funzionale e responsabile del personale, sostenuto da percorsi formativi, turnazioni intelligenti e un forte spirito di squadra.
In conclusione, nonostante condizioni che scoraggerebbero anche i contesti più attrezzati, la Chirurgia di Casarano sta dimostrando che si può curare, innovare e resistere anche nella scarsità, ma non per l’eternità. Per cui, in virtù di quanto sopra esposto, chiediamo, a gran voce, che venga ripristinato l’organico dell’Unità con nuovi inserimenti, soprattutto nelle aree critiche e che siano ripristinate o aumentate le sedute operatorie settimanali. Infatti, noi Volontari di questo Movimento col Tribunale per i diritti del malato siamo impegnati nella difesa della salute dei cittadini e dei loro diritti, perché chiunque si trovi in una situazione di rischio per la sua salute, ha diritto a ottenere le prestazioni necessarie alla sua condizione e ha altresì diritto a non subire ulteriori danni causati per la disorganizzazione e le carenze del Servizio Sanitario.
Con l’occasione si porgono distinti saluti.
Cristina Lezzi – Referente TDM
Anna Maria De Filippi – Coordinatrice A.T