Sabato pomeriggio, 7 giugno, a Palazzo D’Elia, i ragazzi della 4 A e della 4 B della scuola primaria del plesso di Via Ruffano, hanno concluso il progetto “Alla Ricerca dell’Arte Perduta”, che li ha tenuti impegnati nella seconda parte dell’anno scolastico appena concluso.
L’ Arte Perduta di cui i ragazzi sono andati alla ricerca è stata, infatti, quella degli antichi mestieri manuali: gli alunni si sono tutti cimentati con il ricamo, il punto croce, l’uncinetto, la maglia ai ferri, la cartapesta, l’intreccio di cestini, un po’ di giardinaggio e poi … la Musica ed il Valzer.
Dopo le difficoltà iniziali nell’usare tutte le dita contemporaneamente ed in maniera coordinata, i ragazzi si sono appassionati al lavoro, soprattutto hanno capito che tale abilità non è scontata o innata, ma va acquisita ed esercitata.
Anche senza scomodare Rousseau, Montessori o Dewey, i ragazzi si sono semplicemente meravigliati di poter creare la bellezza con le proprie mani.
Ma è ancora importante usare le mani e le dita per creare manufatti, nell’epoca del digitale, dell’Intelligenza Artificiale, della stampa 3D in grado di creare qualsiasi oggetto partendo da una progettazione virtuale?
Le docenti che hanno pianificato questo percorso ne sono convinte, come sono convinte che il digitale non sostituisca il manuale, semmai lo integra.
Quanto proposto come gioco agli alunni, in realtà ha una valenza pedagogica importante: creare un manufatto con le proprie mani richiede pazienza, precisione, concentrazione, perseveranza, creatività, immaginazione, senso estetico e tanto altro. Favorisce lo sviluppo cognitivo e motorio in quanto i movimenti precisi e coordinati sviluppano la connessione tra gli emisferi cerebrali, migliorando capacità cognitive come la concentrazione e la memoria.
L’apprendimento, d’altronde, non è solo un processo intellettuale, ma un’esperienza che coinvolge la persona nella sua interezza, unendo il pensiero all’azione, la teoria alla pratica.
Inoltre, con il progetto gli alunni hanno anche familiarizzato con un Palazzo storico importante per la vita comunitaria antica e moderna a Casarano.
Il Palazzo D’Elia, nel corso dei secoli, ha avuto diverse funzioni, da magazzino agricolo a centro culturale di rilievo per il Sud Italia, fino al secolo scorso in cui è stato, fra le altre cose, sede per l’amministrazione della Giustizia, scuola media ed oggi Biblioteca e contenitore culturale.
Così, a conclusione dell’anno scolastico gli alunni, hanno fatto rivivere questo importante Palazzo attraverso la rappresentazione in costume di un giallo storico ambientato nel giorno della festa del Patrono, San Giovanni Elemosiniere.
Alla risoluzione del giallo, la giornata si conclude con un gran ballo nella sala grande del Palazzo, coi ragazzi che danzano sulle note del Valzer n. 2 di Dmitri Shostakovich, magistralmente eseguito dal vivo dalla formazione da camera dell’orchestra Filarmonica Valente, diretta dal
Maestro Salvatore Valente, che da anni collabora con la scuola e con la Dirigente Prof.ssa Rita Augusta Primiceri.
Prezioso, per la riuscita del progetto, la collaborazione ed il supporto dell’Amministrazione Comunale, a partire dal Sindaco Ottavio De Nuzzo, fino ad arrivare alla Comandante della Polizia Municipale Monica Marsigliante, all’Ing. Emanuele Surano, al Geometra Vincenzo Stamerra,
all’Assessore Emanuele Legittimo e alla Consigliera Fabiola Casarano.
I.C. Polo 3




Foto di Giovanni De Micheli